Le possibilità di salvare ancora persone tra le rovine degli edifici diminuiscono di ora in ora, perché molte case nei villaggi di montagna sono di mattoni di fango, pietra e legno, che il terremoto ha sgretolato e ora sommergono i dispersi senza lasciare spazi d’aria. A Marrakech e nella città vicine centinaia di migliaia di persone, le cui case sono state danneggiate dalla devastante scossa della notte dell’8 settembre, dormono in strada