“Mi chiamo Maria, volevo restare a Kiev ma con i missili era impossibile…”


La testimonianza di una giovane ucraina a Rzeszóv, sud est della Polonia, dove finora sono stati accolti 4 milioni di persone. Altri due milioni si attendono nelle prossime settimane: “Il freddo, la mancanza di acqua ed elettricità spinge la gente alla fuga”, spiegano le autorità locali. Intanto proseguono gli aiuti, anche psicologici, ai profughi e dalla cittadina parte oggi un camion con doni e cibo per far festeggiare San Nicola a un gruppo di bambini a Leopoli


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